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mercoledì, Dicembre 11, 2024

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Ospedale Serristori, il centro dialisi diventa Covid

Il centro dialisi del Serristori è da oggi riservato ai pazienti Covid. La Asl Toscana Centro ha deciso che l’ospedale di Figline ospiterà i dializzati risultati positivi al Coronavirus e provenienti anche dai presidi di Ponte a Niccheri e del Mugello.

“L’attuale numero di pazienti dializzati positivi, in crescita in concomitanza con l’aumento dei contagi, ha richiesto una nuova sinergia dell’accoglienza fra le dialisi di Santa Maria AnnunziataSerristoriospedale del Mugellodirette daPietro Dattolo” spiegano dall’azienda sanitaria.

“Pertanto, i dializzati positivi che dall’inizio della pandemia erano sempre stati trattati a Ponte a Niccheri e nel Mugello, proseguiranno ora le terapie presso l’ospedale Serristori che accoglierà negli ambienti della dialisi solo pazienti in terapia risultati positivi. Si tratta di persone che pur rimanendo al proprio domicilio in quanto non necessitano di ospedalizzazione perché pauci o asintomatiche, non possono interrompere le terapie ambulatoriali.

La nuova organizzazione degli spazi è stata dettata, contestualmente all’attuale picco di contagi, dalla necessità di tutelare la salute di pazienti già fragili, riducendo attraverso la separazione netta fra ospedali diversi, anche eventuali problemi di possibile contagio fra positivi e non”.

“Il Centro dialitico di Figline – si legge nella nota della Asl – accoglierà dunque tutti i pazienti programmati che arrivano dal domicilio, sia dal territorio figlinese sia dalle dialisi degli ospedali del Mugello e di Ponte a Niccheri. Un medico nefrologo sarà presente per tutta la durata dei trattamenti. La dialisi di Serristori, riqualificata nei mesi precedenti, è anche logisticamente un ambiente idoneo in quanto padiglione separato dal resto del presidio ospedaliero e quindi più adatto alla facilitazione dei percorsi.

Il presidio dell’Annunziata, invece, accoglierà per la terapia ambulatoriale i soli pazienti dializzati negativi, oltre a dializzati in urgenza e emergenza che hanno bisogno di essere ricoverati.

Data anche la difficoltà logistica per il trasporto dei pazienti, questa organizzazione permarrà soltanto per il tempo strettamente necessario dettato dall’emergenza Covid”.

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