FIGLINE-INCISA – La Casa di Comunità che tra quattro anni nascerà a Figline-Incisa sarà il punto di riferimento per i servizi sanitari di base di tutto il Valdarno fiorentino.
La struttura sanitaria sarà ospitata presso il presidio sociosanitario di via Giovanni Da Verrazzano a Figline che sarà ampliato per accogliere le varie attività.
L’intervento sarà possibile grazie ai fondi del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) ed è stato presentato tramite la Società della Salute fiorentina Sud-Est (ente competente in materia, di cui fa parte anche il Comune di Figline e Incisa).
Come spiega il Comune della cittadina la Casa di Comunità “sarà finanziata con oltre 1 milione di euro e che sarà il punto di riferimento per i servizi sanitari di base di tutto il Valdarno fiorentino. Si tratta di un presidio unico all’interno del quale opereranno i medici di famiglia, i pediatri, gli specialisti ambulatoriali e l’infermiere di comunità, una figura professionale nuova, già attiva da qualche settimana sul territorio, che offre alle famiglie una presa in carico personalizzata assicurando la continuità assistenziale per le cure infermieristiche, anche a domicilio. È prevista la presenza medica h24, 7 giorni su 7, oltre alla presenza infermieristica h12 tutti i giorni. Saranno attivi anche un punto prelievi, programmi di screening e altri servizi diagnostici. La Casa di comunità sarà realizzata dal 2026 presso il presidio sociosanitario di via Da Verrazzano, a Figline, dove la struttura attuale sarà ampliata nel 2026”.
“Ed è proprio di questo – spiegano la sindaca Mugnai e l’assessora alla Sanità, Martini – che abbiamo parlato con i medici di base di Figline e di Incisa mercoledì scorso, nell’ambito di un incontro con il direttore della Società della Salute, Simone Naldoni, e con Maria Grazia Mori, consigliera dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Firenze e coordinatrice zonale dei medici di medicina generale”.
“Dal confronto – aggiungono sindaca e assessore – è emerso un giudizio molto positivo sul progetto, considerato una valida opportunità sia per il territorio sia per il loro sviluppo professionale nella direzione della medicina di rete e di prossimità. I servizi che saranno attivati in via Da Verrazzano, infatti, saranno aggiuntivi rispetto alle attività ambulatoriali standard che i dottori attualmente svolgono”.
“Per arrivare alla loro attivazione – concludono Mugnai e Martini – stiamo programmando sin da ora potenziali turnazioni e presenza dei medici di base del territorio, che garantiranno a Figline e Incisa e al Valdarno fiorentino di poter contare su nuovi servizi di prossimità, in affiancamento ai servizi medici ambulatoriali già esistenti, a quelli ospedalieri del Serristori e a quelli dell’Ospedale di Comunità, il progetto regionale di competenza Asl concepito come passaggio intermedio tra il ricovero in ospedale per acuti e il rientro a domicilio”.