Anche le ricette ‘bianche’, quelle che prescrivono farmaci non rimborsati dal servizio sanitario, diventano in Toscana elettroniche: una comodità per i medici e per i cittadini. È questa una eredità positiva dei mesi della pandemia e del lockdown, quando in Toscana le ricette rosse (sia quelle per esami che quelle per i medicinali) erano state dematerializzate.
La Regione ha deciso di continuare a semplificare ed innovarsi e così la funzione è stata estesa anche alle ricette cosiddette bianche: anche quelle ripetibili o a scadenza. Il servizio è partito da pochissimi giorni e già sono state emessi 15 mila codici.
Inoltre, dato che i numeri di ricetta elettronica sono collegati al circuito nazionale, le ricette elettroniche toscane possono essere utilizzate anche fuori regione: così se un cittadino ha bisogno di farsi prescrivere un medicinale dal proprio medico, ma si trova in vacanza in un’altra parte d’Italia, può recarsi in una qualsiasi farmacia con l’sms o l’email ricevuta che varranno come una ricetta cartacea. Prima sarebbe stato necessario farsela inviare per fax, con tanto di timbro e firma.
“Un passaggio epocale” lo definisce la Regione Toscana. “Prima occorreva passare dall’ambulatorio per ritirare la ricetta e con quella andare in farmacia o chiamare il Cup per prenotare visite o esami specialistici. La dematerializzazione della ricetta ha reso più comoda la vita a tutti: il medico prescrive, il paziente riceve per sms (o per email) un codice e con quello si fa tutto”.
Per il presidente della Regione Eugenio Giani e per l’assessore alla salute Simone Bezzini “le nuove tecnologie possono essere di grande aiuto nell’accorciare distanze e tempi, rendendo la vita più comoda a tutti. La Toscana ha sempre creduto molto nella digitalizzazione e quello delle ricette elettroniche è solo un esempio, accanto al fascicolo sanitario on line o all’app Toscana Salute da dove sempre più numerosi sono i servizi a cui si può accedere”.