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sabato, Agosto 2, 2025

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Taglio del nastro alla Gruccia, ampliato il Pronto soccorso: cosa cambia

Nuovi spazi per il pronto soccorso dell’ospedale del Valdarno.

Questa mattina è stata inaugurata – alla presenza del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – la nuova ala del Ps della Gruccia di Montevarchi riservata ai pazienti a “media intensità”.

Un ampliamento della struttura deciso – come ha ricordato il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi in veste di presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino – “in considerazione dell’elevato numero di accessi e dell’afflusso di pazienti, legato soprattutto al fatto che il bacino d’utenza dell’ospedale del Valdarno comprende sia il versante aretino che quello fiorentino”.

L’intervento ha previsto la realizzazione di un nuovo fabbricato di circa 170 mq e che ospita nuove sale visita e terapia, oltre a locali accessori e postazioni di lavoro. Grazie ai nuovi spazi sono stati riorganizzati i percorsi interni permettendo di separare l’accesso al pronto soccorso dall’uscita dei pazienti in dimissione e la presa in carico di eventuali casi infetti. “Il costo dell’intervento – ricorda la Asl – è stato di circa 954.000 euro, di cui oltre 693 mila provenienti da fondi art. 34 poi confluiti nel PNRR e circa 260 mila euro provenienti da risorse aziendali”.

Entro la fine del 2025 inizierà la Fase 2 dei lavori che si concluderà nel giro di un anno: il progetto prevede la ristrutturazione con ampliamento dell’area dedicata ai pazienti a maggiore complessità. Al momento è in corso la procedura di aggiudicazione dei lavori. Costo complessivo circa 1.345.000 euro.

Questa nuova area appena inaugurata “consente di gestire i pazienti a media intensità con sale visita ed una sala terapia dedicata, oltre a spazi per il personale e le attrezzature”, ha detto il Direttore Generale Asl Toscana sud est Marco Torre. “Un tassello di un progetto più ampio di intervento che riguarda tutto il Pronto Soccorso del presidio e che troverà completamento con i lavori di fase 2, in partenza nei prossimi mesi”.

“Mi unisco alla soddisfazione per la realizzazione di questa nuova struttura – ha commentato il Dottor Mauro Breggia, Direttore Dipartimento Emergenza-urgenza Asl Toscana sud est – che contribuirà in maniera concreta sia all’assistenza fornita ai pazienti che al lavoro degli operatori”.

“Si tratta di una struttura moderna e funzionale – ha dichiarato il governatore della Toscana Giani – che permetterà di fornire un’assistenza sempre più puntuale ai pazienti del Pronto soccorso di un presidio importante per tutta la zona del Valdarno. Questo intervento rientra all’interno del piano regionale di riorganizzazione post-Covid, e non è l’unico intervento che stiamo realizzando in tutta la Toscana sui pronto soccorso, ora ampliandoli e potenziandoli ora riorganizzandoli ora attraverso servizi diversi rivolti ai codici minori: il tutto per migliorarne la risposta ai bisogni di salute dei cittadini”.

“I nuovi spazi consentono di migliorare la gestione dei pazienti a media intensità”, ha sottolineato il Dottor Maurizio Zanobetti, Direttore area dipartimentale pronto soccorso e medicina d’urgenza dell’area provinciale aretina, “ovvero coloro che presentano condizioni acute o riacutizzate, ma che non richiedono un monitoraggio intensivo. Nella fase 2 i lavori porteranno al completamento di un’area dedicata ai pazienti ad alta intensità. Con questa nuova articolazione, il Pronto Soccorso e il suo personale saranno messi nelle condizioni di fornire un’assistenza migliore e questo è importante in un momento nel quale la richiesta di prestazioni alla struttura di Emergenza-urgenza è in continuo aumento”.

“I nuovi spazi dedicati ai pazienti a media intensità rendono più efficienti i processi organizzativi e assistenziali”, ha affermato la Dottoressa Vianella Agostinelli, Direttrice del Dipartimento infermieristico e ostetrico.  “L’area è studiata per ottimizzare il trattamento e il monitoraggio dei pazienti e dare a infermieri e operatori socio-sanitari gli strumenti necessari per rispondere tempestivamente e in modo appropriato ai bisogni specifici di questa fascia di cura. Grazie alla riorganizzazione logistica del Pronto Soccorso potremo inoltre potenziare l’area a bassa complessità a cui attualmente è destinato circa il 40% degli accessi e implementare il percorso di see and treat. In questo modello, un infermiere di pronto soccorso appositamente formato gestisce, sulla base di protocolli medico-infermieristici condivisi, i casi in cui l’intensità di cura e la complessità diagnostica ed organizzativa sono basse garantendo rapidità, sicurezza e continuità assistenziale. L’apertura della nuova area rappresenta dunque un’importante opportunità di miglioramento per l’intera filiera assistenziale, a tutto vantaggio della qualità di cura per i cittadini”.

“Questa nuova ala consente un ampliamento degli spazi disponibili – ha commentato la dottoressa Patrizia Bobini, direttrice del Presidio ospedaliero Valdarno – per accogliere un’utenza sempre più numerosa non solo del Valdarno aretino, ma anche del Valdarno fiorentino. Vorrei ringraziare il personale sanitario che ha lavorato in condizioni disagiate durante i lavori e l’Area tecnica che come sempre si è adoperata anche per la logistica di tutto l’intervento strutturale”.

“Si tratta senza dubbio – ha evidenziato la presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino Valentina Vadi – di un intervento molto importante per l’ospedale della Gruccia e per il pronto soccorso. Questo primo step di ampliamento risponde all’esigenza di dotare il Pronto soccorso di spazi maggiori e più ampi, anche in considerazione dell’elevato numero di accessi e dell’afflusso di pazienti. Naturalmente il progetto non si conclude qui: sono previsti ulteriori interventi per il Pronto soccorso, e l’auspicio è che la Regione Toscana continui a sostenere il Valdarno e il suo ospedale anche nelle fasi successive, come ha fatto fino a questo momento.

Ringrazio la Regione Toscana e il presidente Giani che, nonostante le difficoltà che oggi investono la sanità pubblica nel nostro Paese, continuano a essere al fianco dei cittadini e a rispondere concretamente ai bisogni primari legati alla salute”.

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