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Casa e ospedale di comunità a Figline, posata la prima pietra

Il cantiere è stato aperto a marzo, ma la posa della prima pietra – nella mattinata di oggi, 17 giugno 2025 – segna simbolicamente l’inizio dei lavori per la realizzazione della Casa e l’Ospedale di Comunità a Figline. strutture che andranno a integrarsi col Serristori rafforzando così i servizi sanitari del comune e dell’area della città metropolitana fiorentina.  

Un’opera importante, “un centro all’avanguardia a poca distanza dall’ospedale Serristori” come ha sottolineato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha visitato il cantiere insieme all’assessora alle politiche sociali della Toscana Serena Spinelli, al consigliere regionale Cristiano Benucci, al direttore generale dell’Asl Toscana centro Valerio Mari e al sindaco di Figline e Incisa Valdarno Valerio Pianigiani.

A Figline la casa e l’ospedale di comunità nasceranno all’interno dello stesso edificio, di fianco all’attuale presidio sanitario, in via Da Verrazzano. Tre piani che affiancheranno la vecchia costruzione e dove troveranno spazio al piano terra e primo piano la casa di comunità e al terzo piano l’ospedale di comunità con venti posti letto. Importante l’investimento, quasi 6 milioni di euro, tramite i fondi Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza): per la casa di comunità il progetto ha richiesto risorse per 2 milioni e 593 mila euro e per l’ospedale di comunità altri 3 milioni e 215 mila euro. La nuova struttura sanitaria misurerà 1.880 metri quadri ed avrà la forma di una “L”: al piano terra e al primo piano ci saranno gli spazi destinati al pubblico, dall’ingresso alle sale di attesa, dall’info point al Cup e tutta la zona destinata ai prelievi oltre che alle prime funzioni destinate all’assistenza di prossimità. Le degenze, al secondo piano, saranno a bassa intensità di cura e rapido turn over.

Le due strutture distano poche centinaia di metri dall’ospedale Serristori.  “Di fatto – ha ricordato il presidente Giani – raddoppiamo il vecchio presidio: complessivamente è come se aumentassimo per metà gli spazi già a disposizione del Serristori”. “I lavori procederanno spediti – ha assicurato il presidente della Regione – ed entro un anno, salvo imprevisti di cantiere, i lavori del nuovo edificio saranno completati”. 

Quella di Figline sarà una delle quattro Case di comunità Hub della zona fiorentina sud est, insieme alle strutture di Pontassieve, Reggello e Impruneta.

“Vogliamo una sanità pubblica all’avanguardia ma anche vicina ai cittadini – ha sottolineato il presidente  Giani –  Investiamo dunque sui grandi ospedali, sulla tecnologia e sull’innovazione, ma anche sui servizi nei territori, anche quelli più lontani e periferici. Al Serristori di Figline Valdarno abbiamo sperimentato il Pir, il punto di intervento rapido che abbiamo poi replicato in altre realtà e che consentirà di ridurre l’affollamento nei pronti soccorsi. Sempre al Serristori è stato attivato un ambulatorio festivo per le emergenze odontoiatriche. Le case di comunità sono un’altra grande sfida per avvicinare cure e strumenti di diagnosi ai cittadini, facendo squadra anche con i medici di medicina generale”.  

A Figline quattro medici di famiglia hanno già aderito e visiteranno in equipe i pazienti. Nel tempo potrebbero ulteriormente aumentare. A disposizione dei professionisti ci sarà un ecografo.   

“Siamo felici di essere qui oggi – ha commentato il sindaco Valerio Pianigiani finalmente – ad inaugurare i lavori di una struttura funzionale al potenziamento e all’integrazione dei servizi di prossimità. Ospedale di Comunità e Casa di Comunità saranno infatti un doppio strumento per rispondere alle esigenze dei cittadini, sia per le degenze brevi e ‘intermedie’ di chi è in uscita dall’ospedale ma ha ancora bisogno di cure non praticabili a domicilio sia per altre necessità di tipo sanitario, dalle visite specialistiche ai servizi di base, grazie alla sinergia tra medici di famiglia, pediatri, specialisti ambulatoriali e l’infermiere di comunità. Se n’è parlato tanto, ma oggi davvero poniamo le basi per far nascere un vero e proprio distretto della salute a Figline e Incisa”.

“La Casa di comunità accoglierà funzioni e servizi propri dell’assistenza di prossimità, come il Cup, i prelievi, la specialistica ambulatoriale e la medicina generale, in integrazione con il Serristori – ha chiarito il direttore generale della Asl Toscana centro, Valerio Mari -. In questo modo la nuova struttura andrà a potenziare servizi complementari rispetto all’ospedale, al punto di intervento rapido e a tutta l’attività chirurgica che viene attualmente erogata nel presidio di Figline”.

“Il progetto complessivo della Casa di comunità e dell’Ospedale di comunità di Figline – ha concluso Mari – con oggi diventa realtà, all’interno della rete di servizi previsti dal decreto ministeriale 77 e darà una nuova prospettiva anche a tutto il sistema Serristori”.

Attualmente il presidio “Da Verrazzano” svolge attività di prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, servizio per le dipendenze, sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, vaccinazioni. Tali attività proseguiranno all’interno del presidio anche nella fase dei lavori, poiché sono collocate in un’area non destinata ad attività di cantiere. Diversamente, nei mesi scorsi, è stato necessario spostare il centro prelievi che è stato trasferito e centralizzato, in via provvisoria e fino al completamento dei lavori di realizzazione della Casa della comunità, al vicino Presidio ospedaliero Serristori.

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