È la dottoressa Marilena Gubbiotti la neopresidente della sezione di Arezzo (unica in Toscana) dell’Associazione Italiana Donne Medico (AIDM). La dottoressa Gubbiotti è urologa all’ospedale del Valdarno e ad affiancarla nel consiglio direttivo ci sono altre specialiste in forza nel presidio di Montevarchi: la dr.ssa Valentina Giommoni (vice-presidente) e la dr.ssa Barbara Bigazzi (tesoriera), entrambe specialiste in urologia all’ospedale del Valdarno.
Ad esse si aggiunge la dr.ssa Ludovica Durante, medico urologo all’ospedale San Donato di Arezzo che ricopre la carica di consigliere dell’associazione.
“Marilena Gubbiotti – spiegano dalla Asl Toscana Sud Est – oltre all’attività medica in ospedale, è Dottore in ricerca in Medicina Clinica e Molecolare ed attualmente referente del Dottorato di Ricerca presso l’Università di Camerino e Macerata inerente il progetto: “Applicazione dell’Intelligenza Artificiale in Urologia funzionale: potenziamento della diagnostica e del trattamento”.
“Il nostro obiettivo è la promozione e divulgazione delle conoscenze in medicina in tutti i settori che si occupano della salute della donna: prevenzione, diagnosi, terapie mediche, chirurgiche, terapie palliative e riabilitative e quanto altro possa essere determinante per la realizzazione degli obiettivi di salute delle donne – spiega la dr.ssa Gubbiotti – ed è proprio per questo motivo che stiamo iniziando anche collaborazioni con le organizzazioni territoriali di supporto alle donne. Siamo una società di carattere scientifico e tra i nostri obiettivi ci sono la promozione della conoscenza e sostegno alla ricerca in ambito della medicina di genere, la promozione dei valori etici per assicurare l’equità di genere in ambito lavorativo ed il sostegno ad un approccio interdisciplinare”.
«La nostra giovane sezione – prosegue Gubbiotti – vede già iscritte specialiste in tanti settori, tra cui oltre l’urologia e l’uro-ginecologia, colleghe di medicina generale, neurologhe, anestesiste e medici con incarichi direzionali (sia nell’ambito pubblico che privato), con l’obiettivo così che ogni specialista possa dare il proprio importante contributo ad altre donne”.
“L’associazione – aggiunge Marilena Gubbiotti – rappresenta una occasione di incontro e confronto sui vari aspetti clinici e scientifici e sulle modalità per metterle a disposizione in ambito della medicina di genere”.