Domenica 18 dicembre 2022, praticamente ad un anno dalla scomparsa di Bruno Bonatti, Figline ricorderà “il professore” grazie ad una bella iniziativa allestita dal Circolo Fanin. Alle ore 17, nel Salone Giovanni Ariano di via Magherini Graziani 3 (sede del Circolo Fanin) si svolgerà un incontro pubblico per ricordare “l’amico, di tratteggiare la figura dell’uomo di cultura, impegnato nella politica e nella società civile”. Numerosi gli interventi previsti: Annalisa Ariano; Carla Battistini; Carlo Artini; Mario Bonaccini; Danilo Breschi; Mario Lancisi; Giovanni Manuelli; Patrizio Nocentini; Giovanni Papini; Padre Costanzo Parracchini; Franco Sabatini e Sergio Sammicheli.
Scomparso all’età di 83 anni, il professor Bonatti ha lasciato dietro di sé la memoria di un impegno mai banale, che ha inciso una traccia profonda non solo nei tanti studenti che lo hanno conosciuto e apprezzato (Docente di italiano e latino, ha insegnato al liceo classico di Montevarchi ed è stato anche preside del Liceo classico Michelangelo di Firenze) ma anche e soprattutto nell’ambiente politico e culturale, di cui è stato vivace protagonista. Impegnato politicamente con la Democrazia Cristiana (è stato anche consigliere comunale dal 1965 al 1985) ha sempre rivendicato una sua autonomia di pensiero, assumendo spesso posizioni politiche eterodosse rispetto all’opinione prevalente in quel momento nel suo partito.
Altrettanto ampia è stata la sua produzione letteraria: appassionato di storia ha pubblicato vari volumi molti dei quali dedicati alle vicende del passato della sua Figline. Tra le opere di Bonatti, oltre ai libri di poesie, ricordiamo il saggio “Ariosto pensoso” e poi “La rivolta del duino”, “La bomba al Teatro Garibaldi “, “Tra Dante e Figline nel canto XVI del Paradiso”, “Il lungo viaggio dell’anarchico Luigi Capanni dalla Toscana alla Russia”, “La nazione e il campanile. Figline Valdarno alla fine del XIX secolo”, “Pietas. Storia della comunità di Figline. Dall’unità d’Italia al Concilio Vaticano II”. Infine l’ultima fatica letteraria, terminata poco prima della sua scomparsa: il libro che s’intitola “Acqua d’Arno”, un omaggio a Figline e alla sua terra. Una raccolta di racconti pubblicati dallo stesso professore sul periodico culturale “Corrispondenza”, edito dal Servizio Editoriale Fiesolano, rivista di cui lo stesso Bonatti è stato redattore e collaboratore sin dall’inizio.
Nella giornata dedicata al ricordo del professor Bonatti è previsto anche l’intervento di Mario Bonaccini, attuale presidente del Calcit Valdarno Fiorentino Onlus, associazione creata proprio da Bruno Bonatti nel 2004 dopo la scomparsa della moglie. Si deve proprio alla sua intenzione se nel corso degli anni il Calcit ha potuto svolgere una costante azione di sostegno del DH oncologico dell’Ospedale Serristori.
Al momento del suo insediamento alla guida del Calcit, Mario Bonaccini (da sempre vicepresidente dell’associazione a fianco di Bonatti) volle ricordare proprio l’impegno del professore: “In questi 18 anni di lavoro svolto in piena sintonia con il professor Bonatti, abbiamo condiviso strategie e obiettivi dell’associazione, alcuni dei quali, si stanno concretizzando proprio in questo periodo”.