SAN GIOVANNI – Storia, economia, arte, territorio: questo e molto altro dietro l’iniziativa “Il Valdarno, il vetro, le sue fabbriche: tra memoria e futuro” che si è svolta questo pomeriggio presso la Pieve di San Giovanni Battista della cittadina del Marzocco per presentare la neonata “Associazione Vetrai Valdarnesi e amici del vetro” (AVV) e gli eventi del Giugno Sangiovannese organizzati in occasione dell’Anno internazionale del vetro e del 70mo anniversario dell’IVV che a metà giugno riprenderà l’attività dopo una temporanea sospensione.
Durante l’incontro pubblico – cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente dell’Avv Massimo Pellegrini, il vicesindaco di San Giovanni Paola Romei, il presidente dell’Ivv Simone Carresi – è stata annunciata la nascita del Museo del Vetro.
Ricordando l’importanza dell’industria del vetro nella società valdarnese – negli anni ’70-’80 in questo settore erano impiegate circa seimila persone oltre l’indotto – Pellegrini ha sottolineato come “La nascita dell’associazione del vetro è conseguente a una storia che ci appartiene: è giusto che tutto quello che è successo si cerchi di tramandarlo. Oltre che allestire un museo nei locali della ‘nave’ dell’IVV ci proponiamo anche contatti con il mondo della scuola: e l’anno del vetro ci consentirà di farlo nella giusta sensibilizzazione”.
Non disperdere la storia di un’antica tradizione manufatturiera – è stato evidenziato – è oggi ancora più importante alla luce della crisi del settore legata prima alla pandemia e ora alle vicende internazionali e alle difficoltà dell’approvvigionamento energetico.
Crisi che ha toccato anche l’IVV proprio nell’anno del suo importante traguardo: i settanta anni dalla fondazione. L’industria vetraria valdarnese sta resistendo tenacemente con la volontà – ha ricordato il presidente Carresi – “di mantenere più a lungo possibile il lavoro che c’è – quello disponibile – per i propri soci. La volontà di tenere aperto un punto produttivo, dei forni, e con essi una tradizione e una storia che affondano le loro radici nella notte dei tempi. Resistere, convinti che il lavoro, i prodotti fatti con le mani e le macchine azionate dall’uomo – il manifatturiero appunto – fosse non un retaggio del passato ma un valore da proiettare del futuro”.
L’attività dell’IVV, come detto, dovrebbe riprendere il prossimo 13 giugno proprio alla vigilia dei festeggiamenti per il 70 anni della fabbrica e che saranno strettamente collegati “al territorio di San Giovanni, alla Toscana e, nel suo piccolo, all’anno internazionale del vetro. Abbiamo cercato – ha detto Carresi – la collaborazione con l’Amministrazione Comunale, con le Associazioni Locali e le Cooperative creando, in particolare, le basi per un’idea progettuale di un percorso museale del vetro. E pronti anche a riprendere il gemellaggio con Corning” la cittadina statunitense leader nella ricerca sul vetro e legata da tempo da rapporti di amicizia con San Giovanni.
Molte le iniziative per l’anniversario dell’azienda inserite – col patrocinio e la co-organizzazione del Comune di San Giovanni – nel programma del “Giugno sangiovannese”. Tra queste: un evento del Centro Commerciale Naturale (una quarantina di negozianti esporranno il meglio della storica produzione IVV – e il concorso fotografico a cura del Fotoclub Il Palazzaccio che, inoltre, metterà a disposizione il suo ricco archivio di scatti dei luoghi del vetro valdarnese. In programma, poi, spettacoli musicali organizzati da Materiali Sonori e Diesis Teatrango e altre iniziative in locandina nel mese di settembre.
L’incontro di questo pomeriggio si è concluso con la presentazione del libro “Sirio Sarchi una vita con gli altri”, volume che raccoglie testimonianze sull’opera di Sarchi sindaco di San Giovanni negli anni Cinquanta e tra i soci fondatori dell’IVV.