Lucrezia non si separa mai dalla sua Frida, una cavalla di razza Bardigiana di 16 anni che è talmente affezionata alla sua padroncina tanto da accompagnarla anche nel giorno del suo matrimonio con Mirko.

Dopo aver fatto il loro ingresso trionfale nell’Abbazia di Vallombrosa – tra gli applausi e lo stupore degli invitati e dei numerosi turisti piacevolmente sorpresi per una “scena da matrimonio” davvero insolita – Lucrezia e Frida hanno compiuto un’altra impresa suggestiva: affrontare insieme gli ultimi 260 km del Cammino di Santiago francese (Patrimonio UNESCO) che collega Saint Jean Pied de Port a Santiago de Compostela (circa 800 km), percorrendo orizzontalmente la Spagna settentrionale.

Lucrezia e Frida (accompagnati per l’occasione da sei cavalieri sconosciuti, che provenivano da diverse parti d’Italia) hanno percorso circa 40 km al giorno per sei giorni di viaggio, attraversando le regioni dell’Asturia e della Galizia, passando da varie città come Ponferrada e Portomarin. Nel gruppo di cavalieri Lucrezia era l’unica donna e Frida l’unica cavalla femmina.

Il Cammino di Santiago è ben segnalato con i famosi cippi che indicano i chilometri che mancano alla meta. E sui cippi sui cippi è raffigurata una conchiglia, simbolo dei pellegrini e del santo poiché, secondo la leggenda, la salma del santo fu ricoperta da queste conchiglie durante il suo arrivo in Spagna.

“Una conchiglia l’abbiamo presa anche noi – racconta Lucrezia – per legarla alla nostra sella”. Il settimo giorno di viaggio lungo il Cammino di Santiago finalmente Lucrezia e Frida sono entrati nel centro cittadino, dove la tradizione vuole che si trovino le reliquie dell’apostolo Giacomo proprio sotto la Cattedrale di Santiago. “Dopo questa avventura – dice Lucrezia – sono certa che la meta del Cammino di Santiago sia, effettivamente, il cammino stesso”.