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martedì, Dicembre 3, 2024

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Lutto per la scomparsa di Pierluigi Righi, anima del Museo di Gaville

GAVILLE – Quanti turisti, visitatori e scolaresche ha accolto e accompagnato per il piccolo ma preziosissimo museo della Civiltà contadina che aveva contribuito a fondare a Gaville nel 1974. Ne conosceva ogni pezzo e nei suoi racconti ogni oggetto, ormai in disuso da tempo, riprendeva vita, senso e valore.

Ora che Pierluigi Righi – vera anima del centro culturale della frazione figlinese di cui è stato “conservatore” – se ne è andato, si rincorrono su facebook parole di commiato, ringraziamento e apprezzamento dei tanti che lo hanno conosciuto. Una persona semplice, riservata, appassionata che ha donato ogni attimo del suo tempo libero alla costruzione di una delle prime realtà della Toscana dedicate alla civiltà contadina e che oggi possiede più di seimila pezzi.

“Una notizia molto brutta per la nostra associazione” annunciano via social dalla Casa della Civiltà Contadina di Gaville. “Pierluigi Righi, fondatore e animatore appassionato del nostro museo ci ha lasciati. Una perdita dolorosa di una persona che ha fatto tanto per il museo e per tutta la frazione di Gaville. L’associazione si unisce al dolore dei parenti”.

Anche il Comune di Figline-Incisa – che nel 2016 gli aveva assegnato il suo più importante riconoscimento, il “Premio Bambagella” – ricorda con commozione Pierluigi Righi.

“L’Amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa, all’età di 78 anni, di Pierluigi Righi, uno dei fondatori del Museo della Casa della Civiltà contadina di Gaville. Era il 1974 quando, insieme ad altri figlinesi, ha avuto l’intuizione di cominciare a raccogliere materiali, testimonianze, attrezzi, macchine che venivano abbandonati durante lo spopolamento rapido ed incessante delle campagne. Da quel momento l’associazione è cresciuta anno dopo anno e adesso vanta ben 6000 pezzi in esposizione, che hanno contribuito ad attirare nella frazione scolaresche e tanti visitatori, in particolar modo durante le ormai tradizionali Feste di Primavera e mostre degli Antichi mestieri, che sono anche tra le attrazioni più amate di Autumnia (la maxi-fiera novembrina, dedicata ad Ambiente, Agricoltura e Alimentazione)”.

“Proprio per il suo impegno e per il suo attaccamento verso il territorio – concludono dal municipio – , nel 2016, aveva ricevuto il Premio Bambagella: la massima onorificenza della città, che ogni anno la Presidenza del Consiglio comunale conferisce ad un personaggio che si è particolarmente distinto per le proprie attività”.

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