La Casa della Comunità di Reggello prende forma. Il cantiere è aperto da qualche settimana e questa mattina il presidente della Regione Eugenio Giani si è recato sul posto per inaugurare ufficialmente i lavori che porteranno alla realizzazione della struttura sanitaria che avrà una superficie totale di 792 mq su due livelli.
Le attività sociosanitarie della nuova Casa della Comunità dove oltre ai servizi di assistenza primaria, andranno anche attività specialistiche e di diagnostica di base, saranno distribuite su due piani: al livello 1, posto alla stessa quota dell’ingresso principale su via Della Secchieta, saranno ubicate le attività primarie (Cup, la guardia medica, gli ambulatori specialistici e dei medici di medicina generale, la Riabilitazione ambulatoriale). Al livello 0, con entrate da Piazza Dalla Chiesa sono previste le attività di Cup, prelievi, gli spogliatoi centralizzati per il personale e, in corrispondenza della porzione interrata, l’archivio e i depositi.
L’importo complessivo del progetto è di 3.292.099 euro di cui di 2.120.000 di finanziamento PNRR. Il termine dei lavori è previsto per la fine di questo anno.
Già completate le fondazioni e le strutture di elevazioni del primo livello; tra qualche giorno – come annunciano dalla Asl Toscana Centro – arriveranno i solai a lastre che andranno a realizzare il primo livello. “È una delle strutture di nuova edificazione della zona fiorentina sud est previste dal nuovo sistema socio sanitario del DM 77 che a Reggello si configurerà come Casa della Comunità Hub, al centro di un sistema di Case della Comunità Spoke (nei comuni di Greve, San Casciano, Incisa e Rignano) che nell’integrazione dei servizi, nella condivisione delle risorse e nella stretta collaborazione tra i professionisti coinvolti, saranno in connessione diretta agli Hub (nella fiorentina sud est anche a Figline, Pontassieve, Impruneta)” aggiungono dall’azienda sanitaria.

A inaugurare i primi completamenti del cantiere che è stato consegnato nel dicembre scorso, c’erano in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa dove sorgerà la nuova Casa della Comunità, oltre il governatore della Toscana, Giani e il Direttore Generale della Asl Toscana centro, Ing. Valerio Mari il sindaco di Reggello, Piero Giunti con la giunta e alcuni consiglieri comunali, i consiglieri regionali Fiammetta Capirossi e Cristiano Benucci, eilpresidente della Società della Salute zona fiorentina sud est, Francesco Pignotti. Per la SdS anche il Direttore zona fiorentina sud est, Simone Naldoni e per la Asl Toscana centro, fra gli altri presenti, anche la Direttrice del dipartimento della Medicina Generale, Elisabetta Alti e l’arch. Francesco Napolitano, Direttore del Dipartimento Area Tecnica.
“La nuova organizzazione della sanità territoriale nasce dalla scelta politica di potenziare i servizi per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini e portarli in maniera diffusa dove i toscani vivono: in città come in montagna o nelle aree interne – ha spiegato Giani – Le Case della Comunità nascono con questo spirito e per farle vivere, dopo averle costruite ed avere investito in tecnologie per dotarle delle apparecchiature di diagnostica di primo livello, fondamentale sarà la sinergia e il lavoro di squadra con i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia, che popoleranno questi presidi assieme a specialisti e infermieri di comunità”.

“Una struttura importante per la zona fiorentina sud est e in una posizione strategica per un Comune che ha tante frazioni – ha evidenziato il Direttore generale della Asl Toscana centro, Valerio Mari – In questa Casa della Comunità che fungerà da Hub, potranno essere fruiti tutti i servizi della medicina generale, della specialistica e della diagnostica di primo livello, all’interno di un edificio completamento nuovo e accessibile che garantirà il superamento delle barriere architettoniche e la possibilità di essere utilizzato da tutti in modo sicuro e autonomo”.
“I lavori sono partiti nell’area messa a disposizione a titolo gratuito dal Comune di Reggello a seguito dell’Accordo di programma stipulato nel 2023 tra l’Azienda Usl Toscana centro, il Comune di Reggello e la Società della Salute zona fiorentina sud est. Successivamente nell’estate 2024 è stata portata a termine la demolizione dell’edificio su due livelli nel quale si trovavano gli uffici della Croce Azzurra e del Comando di Polizia Municipale che occupavano quasi la metà della metratura del lotto” ricordano dalla Asl.
“La Casa della Comunità di Reggello – ha commentato il Sindaco Piero Giunti – rappresenta un’opera di grande valore per il nostro territorio e per il futuro della sanità locale. Questo nuovo polo sarà un punto di riferimento per tutti i cittadini reggellesi e si integrerà con gli altri centri sociosanitari della zona, rafforzando e migliorando la rete dei servizi. Desidero ringraziare la Regione Toscana e l’Azienda Usl Toscana centro – ha proseguito il primo cittadino di Reggello – per il continuo supporto e la collaborazione con i nostri uffici comunali. L’impegno di tutti i soggetti coinvolti ha permesso di far avanzare i lavori e di trasformare questo progetto in una realtà che porterà benefici tangibili a tutta la comunità. Questa inaugurazione – ha concluso – non è un punto di arrivo, ma di partenza: una volta completata, la Casa della Comunità dovrà diventare un luogo simbolo per l’assistenza sociosanitaria efficiente, di qualità e, soprattutto, attenta alla dimensione umana”.
“Quella di Reggello – ha aggiunto il presidente della Società della Salute zona fiorentina sud est e sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti – è una delle quattro Case di Comunità che, come Società della Salute, realizzeremo nella zona fiorentina sud-est. Investimenti importanti, finanziati con risorse Pnrr per un totale di oltre dieci milioni di euro, che serviranno anche per numerosi progetti in ambito sociale. La nuova struttura sarà fondamentale per Reggello, le sue frazioni e le zone limitrofe, per integrare l’attività degli ospedali di riferimento come quelli di Ponte a Niccheri e di Figline con una sanità di prossimità che offrirà prestazioni di medicina generale, diagnostica e sociale. Un passo in avanti decisivo per servizi sempre più a misura dei cittadini e vicini ai territori”.