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lunedì, Giugno 30, 2025

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Serristori, estesa l’attività del Punto Intervento Rapido

Il Pir del Serristori resta attivo fino al 31 dicembre. È stata infatti estesa la sperimentazione del Punto di Intervento Rapido dell’ospedale di Figline così come degli altri cinque Pir della Asl Toscana Centro. La decisione è stata presa nell’ultima seduta della giunta regionale. Il progetto viene quindi prorogato e si prevedono azioni per migliorare l’accessibilità al servizio.

I Pir prendono in carico di situazioni sanitarie non di emergenza: l’accesso a quello di Figline è libero e diretto. Altri quattro Pir dei sei della Asl Toscana Centro, aperti dodici ore al giorno, si trovano nelle Case di Comunità di Firenze, Empoli, Pistoia e Prato (dove l’accesso avviene su indicazione del medico di famiglia o dell’116117); l’altro si trova in prossimità del Pronto soccorso dell’ospedale Torregalli (ad esso i pazienti vengono indirizzati al momento del triage

Come annunciano dalla Regione Toscana “due sono gli aspetti migliorativi sui quali ci si concentrerà da qui alla fine della sperimentazione. Il primo riguarda le tipologie di problematiche trattate dai Pir, aggiornando l’elenco dei criteri e dei sintomi in base ai quali i medici di medicina generale inviavano i pazienti agli ambulatori: febbre e sintomi influenzali, dolori toracici riferibili a problematiche muscoloscheletriche, spalla dolorosa, congiuntivite o blefarite, morso di animali, ustioni lievi, crisi di ansia e attacchi di panico, crisi ipertensiva, emorragia congiuntivale senza alterazioni della vista. Ma anche eczema, dermatite, orticaria, puntura d’insetto, vertigini, otalgia, reazioni allergiche senza elementi di urgenza, ritenzione urinaria, contusioni, edemi declivi (accumulo di liquidi nei tessuti), lombosciatalgia, cefalea, dispnea, dolori gastrointestinali”.

“Il secondo aspetto – proseguono dall’ente regionale – riguarda invece lo sviluppo dell’utilizzo della Centrale NUE 116117 per mediare l’accesso dei pazienti agli ambulatori. È stato previsto un nuovo protocollo, più dettagliato, per la valutazione telefonica da parte degli operatori della centrale, che sarà condiviso anche tra i medici dei Pir e i medici del Pronto soccorso. Saranno inoltre integrati i software delle diverse realtà, in modo da facilitare agli operatori il processo di presa in carico del paziente”.

“La proroga della sperimentazione ci permetterà di valutare a fondo le azioni di miglioramento che abbiamo messo in campo, l’estensione delle casistiche e il maggior coinvolgimento della Centrale 116117, per poi arrivare nei prossimi mesi a dotarci di un modello operativo solido, già testato in un contesto significativo come quello dell’Asl Toscana Centro – hanno detto il presidente Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini –. Nei primi mesi di attività dei Pir si è consolidata una positiva collaborazione tra i diversi professionisti coinvolti, favorendo il raccordo con la medicina generale. Questo ha contribuito a rafforzare la continuità assistenziale, in particolare all’interno delle Case di Comunità, e a promuovere un modello di presa in carico territoriale integrata, in linea con i principi del nuovo modello di assistenza territoriale. Un ulteriore dato di rilievo è rappresentato dall’elevato livello di gradimento espresso dagli utenti che hanno usufruito del servizio”.

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