“Una soluzione al ribasso che non soddisfa in alcun modo le legittime richieste dei valdarnesi”. Così la consigliera regionale Elisa Tozzi (gruppo ‘Toscana Domani’) si esprime in merito al presidio “per codici minori” che la Regione intende creare all’ospedale Serristori di Figline Valdarno, in sostituzione del Pronto Soccorso, non più operativo da oltre due anni.
“A Figline c’era e ci dovrebbe essere un ospedale vero – attacca Tozzi – e dunque o lo si rilancia con tutti i servizi, pronto soccorso compreso, oppure la maggioranza abbia il coraggio di ammettere che lo si smantella per puntare tutto sulle case di comunità e sui centri medicali, accettando il rischio che diverse strutture sanitarie ‘deboli’ e costose si sovrappongano nelle loro funzioni senza adeguato coordinamento e rendano un servizio complessivamente inefficace ai cittadini”.
“La nostra impressione generale – aggiunge la consigliera – è che in Regione sia in atto non una riorganizzazione ma, di fatto, un depotenziamento della sanità territoriale, che ogni prospettiva di ripristino della medicina di emergenza-urgenza stia tramontando e che non si abbiano neppure certezze sugli organici che la andranno a comporre. E ciò – conclude Tozzi – rappresenta un ulteriore aspetto problematico, sul quale non ci sono al momento risposte concrete, ma che sarà presto oggetto di una nostra specifica interrogazione”.