Il presidente della Giunta regionale Toscana, Eugenio Giani, ha risposto alla lettera che gli era stata inviata a metà luglio da Mario Bonaccini, presidente del Calcit Valdarno Fiorentino, a seguito delle affermazioni fatte dallo stesso governatore Giani in occasione dell’inaugurazione del Centro Medico Avanzato al Serristori di Figline. In quell’occasione Giani aveva espresso la sua convinzione circa l’impossibilità di riaprire un Pronto Soccorso vero e proprio presso il presidio di Figline. Il presidente del Calcit aveva quindi inviato una lettera a Giani per esprimere una serie di considerazioni che invece dovrebbero spingere Asl e Regione Toscana verso una soluzione territoriale per l’emergenza-urgenza, tale da prevedere anche al Serristori un vero Pronto Soccorso funzionante nelle 24 ore e inserito all’interno di un Serristori che dovrebbe essere riportato alle sue funzioni originali che erano quelle di Ospedale di Base prima di essere declassificato a semplice “stabilimento” aggregato all’ Osma di Ponte a Niccheri.
Per sostenere questa tesi il presidente Bonaccini aveva elencato tutta una serie di motivi che dovrebbero convincere la Politica a modificare la decisione che avevano portato alla chiusura del Pronto Soccorso sulla base dei semplici numeri riferiti alla popolazione residente nel Valdarno Fiorentino. A tale proposito Bonaccini aveva fatto notare come il Serristori fosse punto di riferimento ospedaliero anche per i comuni limitrofi, senza contare l’incremento delle popolazione, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, sia in virtù delle 800 mila presenze turistiche registrate annualmente nel solo Valdarno fiorentino, e anche per le migliaia di pendolari che affollano le stazioni ferroviaria valdarnesi a cui si aggiungono le altre migliaia di persone che ogni giorno affollano l’outlet del Valdarno. Infine il presidente del Calcit aveva fatto notare anche le difficoltà oggettive che la popolazione del Valdarno Fiorentino deve affrontare per accedere al pronto soccorso degli ospedali fiorentini entro i tempi massimi previsti dai protocolli che disciplinano il settore dell’emergenza urgenza.
Nella lettera di risposta inviata da Giani a Bonaccini, il presidente della Regione non rinnega quanto affermato all’inizio di luglio “ad oggi purtroppo non ci sono i numeri richiesti per l’apertura di un Pronto Soccorso presso l’ospedale Serristori di Figline Valdarno” però ora il Governatore della Toscana aggiunge una considerazione in più: “Ho comunque preso buona nota del contenuto della sua lettera ed in particolare delle sue pertinenti riflessioni e considerazioni delle quali senz’altro terrò debito conto, essendo mio preciso obiettivo la valorizzazione piena di tutti i nostri ospedali”.
“Voglio però sottolineare nuovamente – aggiunge Giani nella sua missiva – come ho già avuto modo di affermare nel mio intervento durante la cerimonia inaugurale del Centro Medico Avanzato, come l’apertura del CMA presso il Serristori rappresenti un importante servizio di prossimità a cui i cittadini possono accedere 7 giorni su 7 per casi di bassa gravità evitando le attese che, inevitabilmente, dovrebbero essere sopportate dai codici minori nell’accesso ai reparti del Pronto Soccorso degli ospedali di zona e rappresenti, conseguentemente, un ulteriore incremento delle molteplici attività già presenti all’ospedale”.
“Ci tengo infine a ringraziarla ancora una volta – conclude Giani nella lettera di risposta inviata a Bonaccini – per la preziosa attività svolta dl Calcit che da sempre si è dimostrata un’organizzazione che, con impegno e serietà ha saputo affiancare e supportare la Sanità del Valdarno Fiorentino nell’interesse primario del territorio”.
Il presidente del Calcit Valdarno Fiorentino, nel ringraziare Giani per la risposta, prende atto delle affermazioni fatte dal Presidente della Regione Toscana, ribadendo però, ancora una volta, le ragioni che imporrebbero subito una modifica alle normative vigenti (come già è stato fatto in altre occasioni e in altre zone) in quando il CMA non risolve il problema dell’emergenza-urgenze e quindi si ravvisa la necessità della riapertura di un vero e proprio Pronto Soccorso a Figline, pur augurando al Centro Medico Avanzato di raggiungere quegli obiettivi che sono stati fissati per la nuova struttura aperta da qualche mese al Serristori.