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venerdì, Ottobre 4, 2024

Calcit Valdarno Fiorentino

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Il sindaco non chiede il Pronto Soccorso, delusione del Calcit

«Come presidente del Calcit Valdarno Fiorentino sono molto deluso dal passo indietro compiuto ufficialmente dall’Amministrazione Comunale di Figline Incisa nella lotta, avviata da tempo da tutta la popolazione, per chiedere la riapertura del Pronto Soccorso del Serristori. Almeno finora il Comune aveva sempre dichiarato di volere la riapertura di ciò che era stato chiuso durante il Covid, tant’è che anche autorevoli esponenti della precedente Amministrazione Comunale avevano sottoscritto la raccolta firme promossa dal Calcit. Ora invece cambia tutto. Addirittura si rinuncia in partenza a rivendicare nei confronti di Asl e Regione tutto ciò che finora si considerava come un diritto della nostra comunità». Mario Bonaccini, presidente dell’associazione no-profit di Piazza XXV Aprile, non nasconde la sua amarezza per quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Figline e Incisa; episodio avvenuto durante l’illustrazione delle linee di mandato del Sindaco, quando la maggioranza e il primo cittadino hanno detto chiaramente, e ripetuto più volte, che la richiesta di un Pronto Soccorso al Serristori non fa parte delle linee di mandato del sindaco, proprio perché, la richiesta di riapertura del Pronto Soccorso non era contenuta nel programma elettorale che è risultato vincente al termine delle ultime votazioni. «Questa affermazione – aggiunge Bonaccini – mi ha particolarmente stupito, proprio in riferimento a quanto avevo letto nel programma elettorale della lista ‘Valerio Pianigiani Sindaco’, del resto ancora visibile nel sito del Comune».

«Premesso – specifica Bonaccini – che quando si parla di reparti di “emergenza-urgenza” si fa un riferimento specifico ai Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza, a quelli di Chirurgia d’Urgenza ed a Medicina Riabilitativa. Ebbene, proprio a proposito del grave problema avvertito dalla popolazione valdarnese dopo chiusura del Pronto Soccorso del Serristori, il programma elettorale di Pianigiani affermava testualmente: “Noi continuiamo a pensare che un servizio di emergenza-urgenza debba essere presente e garantito almeno sulle 12 ore, in modo stabile e non sperimentale”. Per me e per il Calcit Valdarno Fiorentino questa frase rappresentava una esplicita richiesta di riapertura del Pronto Soccorso nel nostro Ospedale, richiesta che andava proprio nella direzione di quanto sostenuto da sempre dalla nostra associazione, richiesta che era stata riproposta nell’incontro ufficiale intercorso tra Calcit e Amministrazione Comunale una decina di giorni fa, durante il quale ci era sembrata una condivisione alla nostra richiesta. Invece no, adesso abbiamo scoperto che quella frase significava esattamente il contrario».

«Sul momento ho pensato che fossimo di fronte ad un semplice equivoco, su una terminologia molto tecnica, che si palesava in Consiglio Comunale – commenta il presidente del Calcit Valdarno Fiorentino – tant’è che ho sperato sinceramente che la maggioranza accogliesse l’emendamento al testo presentato dalla minoranza, al fine di inserire nelle linee di mandato del Sindaco una frase più specifica, rispetto alla generica definizione ‘emergenza-urgenza’ contenuta nel programma elettorale, proprio per richiedere ora, in modo più esplicito, la riapertura del Pronto Soccorso».

«Al di là delle polemiche tra i partiti e delle diverse posizioni fra maggioranza e minoranza – conclude Bonaccini – mi pareva che l’inserimento di una frase, chiara ed inequivocabile, per chiedere la riapertura del Pronto Soccorso al Serristori, fosse un gesto di buon senso, del resto in sintonia con quanto espresso da tutta la popolazione e anche in continuazione con quanto ribadito più volte dall’allora sindaca Giulia Mugnai.  La bocciatura di questo suggerimento ha reso invece palese la volontà del nuovo sindaco e dei consiglieri di maggioranza di abbandonare la lotta per il Pronto Soccorso. Una posizione che è esattamente l’opposto di quanto sostenuto da sempre, anche con manifestazioni pubbliche, dalla nostra associazione. Di fatto il Comune di Figline e Incisa adesso si dissocia dalla battaglia portata avanti da noi e dalle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto la petizione per la riapertura del Pronto Soccorso.  E di questa svolta negativa il presidente del Calcit Valdarno Fiorentino è purtroppo costretto a prenderne atto in modo ufficiale e con grande rammarico».

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