Da alcuni anni è stato scoperto che le discipline che interessano la cosiddetta “sfera mente-corpo” costituiscono un valido trattamento aggiuntivo alle terapie farmacologiche di diverse patologie. In particolare il Tai-Chi (detto anche Tai Chi Ch’üan), antica tecnica cinese che consiste nella ripetizione in sequenza di movimenti lenti e armonici, ha trovato ampia applicazione nel campo dell’oncologia come trattamento integrato dei pazienti per far fronte ai diversi sintomi legati sia alle cure antitumorali che alla malattia stessa.
Per questo motivo il Calcit Valdarno Fiorentino ha organizzato “I mercoledì del Tai-Chi”. Si tratta di una iniziativa che si svolge al centro sociale Il Giardino, in Via Roma a Figline Valdarno, nei pressi del giardino pubblico intitolato alla memoria del generale Dalla Chiesa. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al numero 055.952130 oppure scrivere all’indirizzo e-mail info@calcitvaldarnofiorentino.it
In pratica dal 7 giugno in poi, ogni mercoledì, dalle ore 10 alle ore 11, si svolgeranno le lezioni gratuite che sono aperte ai pazienti oncologici, ai loro familiari e anche al personale sanitario eventualmente interessato all’iniziativa. Non è richiesta alcuna esperienza perché il Tai-Chi può essere praticato a tutte le età e in tutte le condizioni di salute, con lo scopo specifico di procurare benessere e vitalità. La concentrazione, che è necessaria durante la pratica di questa antica disciplina, aiuta ad acquisire una mente libera dalle tensioni e dalle preoccupazioni quotidiane, per tale motivo questa tecnica viene definita anche “meditazione in movimento”: infatti la sequenza fluida dei movimenti rilassa la mente e il corpo, ristabilendo una corretta postura fisica, migliorando anche la circolazione e la mobilità articolare.
Il Tai-Chi è uno stile interno delle arti marziali cinesi, nato come tecnica di combattimento e praticato da secoli in Cina da giovani ed anziani, ma oggi è conosciuto in occidente soprattutto come ginnastica e tecnica di medicina preventiva. Le origini del Tai-Chi affondano addirittura nella leggenda. Si narra infatti che intorno al 1200 d.C., il monaco taoista Zhan San Feng fosse rimasto incantato a guardare il duello tra un serpente e una gru. In particolare notò l’eleganza, la precisione e la velocità della gru, contrapposta alla morbidezza e alla fluidità del serpente. Da questi principi nacque la prima sequenza di movimenti Tai-Chi, di cui Zhan San Feng è considerato il primo maestro. La sua arte è stata poi tramandata dai monaci taoisti fino diventare una nota e apprezzata disciplina praticata anche nei paesi occidentali
