“Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”. Questa frase di don Lorenzo Milani fu scritta nel 1965 (lettera ai cappellani militari) però mostra ancora la sua stringente attualità, visto che – quasi sessant’anni dopo – l’Italia intera in questi giorni si divide in merito alle tesi di un generale dell’esercito, il quale – tra le altre cose – considera che i tratti somatici di una campionessa di volley non rappresentano l’italianità.
Proprio sulla figura del prete di Barbiana sarà incentrato l’incontro che si svolgerà domani sera (venerdì 25 agosto, ore 21, piazza San Filippo Neri) a Castelfranco di Sopra nell’ambito dell’iniziativa “Librinborgo” voluta dall’Amministrazione Comunale.
“A cento anni dalla nascita di Don Milani – afferma la vicesindaca Angela Fortunato – parleremo di un prete scomodo, condannato dalla Chiesa e dallo Stato: tessitore di pace, difensore degli scartati e ideatore di una pedagogia rivoluzionaria ancora attuale.
In piazza San Filippo Neri il giornalista e scrittore Mario Lancisi presenterà il suo libro “Don Milani – vita di un profeta disobbediente”. Alla discussione parteciperanno anche David Ermini (ex vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura) e don Luigi Torniai (Vicario generale della Diocesi di Fiesole). Alcuni brani del libro di Lancisi saranno letti da Gemma Franchi.