Due specialisti in più, maggiori prestazioni, nuove strumentazioni: è stato potenziato il reparto di urologia dell’ospedale della Gruccia di Montevarchi il cui nuovo direttore è il dottor Stefano Rosadi.
Il presidio sanitario valdarnese vedrà ora – come annuncia la Asl Toscana Sud est – “un aumento dell’attività chirurgica e delle prestazioni ambulatoriali, affiancato da nuove metodiche e nuove strumentazioni. A svolgere le funzioni di direttore della U.O.S.D è il dr Stefano Rosadi vincitore di selezione pubblica già coordinatore ad interim incaricato dal direttore del Dipartimento delle chirurgie specialistiche della Asl Toscana Sud- Est, dr Michele De Angelis. Il reparto di Urologia del Valdarno è stato dotato di due ulteriori urologi che da 4 passano a 6”.
“Non solo implementazione delle risorse umane – aggiungono dall’azienda sanitaria – ma anche nuove strumentazioni. È già stata acquistata una nuova apparecchiatura di urodinamica/ videourodinamica (attività di esecuzione delle uroflussometrie e degli esami urodinamici già attiva) e sarà presto installato un nuovo laser a tullio per gli interventi chirurgici di più innovativi per le patologie prostatiche benigne”.
“Sono stati inoltre introdotti nuovi servizi come l’ambulatorio del pavimento pelvico per l’esecuzione delle visite uro-ginecologiche (per diagnosi e trattamento dell’incontinenza urinaria femminile, prolasso degli organi pelvici ed infezioni delle vie urinarie) ed il centro di Neuro-urologia che prevede attività ambulatoriali di II livello e di mini-chirurgia di alta specialità nell’ambito dell’urologia funzionale e della neuro-urologia dedicato a soggetti con disabilità, disfunzioni pelvi-perineali, vesciche neurologiche e disturbi del neuro-sviluppo (es. disturbi dello spettro autistico). È inoltre previsto un percorso per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie/ cistite interstiziale e saranno introdotti nuovi trattamenti per l’incontinenza/ritenzione urinaria mediante l’infiltrazione con tossina botulinica e l’impianto del neuromodulatore sacrale”.
“Una riorganizzazione – concludono dalla Asl – che ha l’obiettivo di allargare e capillarizzare l’offerta urologica sul territorio del Valdarno garantendo il rispetto dei tempi di attesa per le visite e per le attività specialistiche e consentire l’aumento dell’attività chirurgica”.