Secondo quanto affermato in una nota stampa diffusa dal Sindacato di base “Continua inarrestabile la demolizione del presidio ospedaliero Serristori e l’impressionante riduzione del personale: medici, infermieri, Oss, tecnici sanitari, di laboratorio e di radiologia.
I Cobas inoltre rivelano che l’Azienda sanitaria “con un blanda nota rivolta alla RSU” ha preannunciato la riduzione dal 1 marzo 2024 del personale notturno di assistenza infermieristica nel reparto di WEEK SURGERY mentre paradossalmente sta predisponendo, guarda caso per giugno (elezioni amministrative e europee), l’inaugurazione per l’apertura di una terza sala per altri piccoli interventi di specialistica chirurgica ancora da definire e di una sala risveglio post interventistica”
A parere dell’organizzazione Cobas Pubblico Impiego USL Toscana Centro “ancora più paradossalmente, nel contempo, è in progetto una drastica riduzione dell’attività di laboratorio analisi – che da H12 resterebbe aperta solo la mattina per 6 ore: Una decisione improvvida, contradditoria e pericolosa”
In più “La cardiologia oggetto di numerosissime richieste di visite da parte dei cittadini, invece che vedersi ripristinare le dotazioni di personale adeguate a svolgere le proprie funzioni, lavora solo al mattino su cinque giorni settimanali, con la presenza di un solo cardiologo”
Successivamente il il sindacato di base ricorda che “Mentre è in corso una dura vertenza dei COBAS per l’assunzione di nuovo personale OSS (operatore socio sanitario) da inserire nei turni notturni nei reparti di medicina del presidio ospedaliero SMA – dove si lavora in condizioni di emergenza organizzativa con turni, orari, ritmi e carichi di lavoro insostenibili, con diritti violati rispetto al proprio profilo professionale, alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e perennemente a rischio clinico e stress lavoro correlato – la dirigenza non solo non ha dato alcuna risposta a quelle richieste allarga lo stesso disagio al reparto di Medicina del Serristori togliendo l’Oss dal turno notturno: un’altra operazione di taglio del personale sindacalmente inaccettabile”.
Infine l’organizzazione sindacale critica “Il costosissimo e posticciato modello di assistenza per patologie a bassa priorità denominato Centro Medico Avanzato, un vero flop”.
“A tutt’oggi gli ideatori dell’azzeramento dell’area emergenziale e critica- aggiungono i Cobas – non hanno il coraggio di rendere pubblici gli accessi, gli interventi realizzati (pochi) e il loro costo (elevato) svolto da i professionisti fuori orario di lavoro ed in produttività aggiuntiva. Altresì non viene reso pubblico il grandissimo disagio sociale creato ai cittadini valdarnesi che sono costretti a rivolgersi ai Pronto Soccorso di altre zone in caso di emergenza o per interventi chirurgici più complessi per i quali gli stessi sono costretti per sostenere il proprio congiunto a farsi carico dei costi aggiuntivi”.