Non si placano le reazioni a Reggello, dopo che il presidente del Calcit Valdarno Fiorentino aveva apresso la sua “Sorpresa e delusione” per le dichiarazioni del sindaco Giunti, il quale nel corso di una intervista televisiva, aveva manifestato l’accettazione del piano della Asl sul Serristori. “In pratica – aveva spiegato iol presidente della Onlus, Mario Bonaccini – sindaco di Reggello ritiene del tutto normale che il Pronto Soccorso di Figline resti chiuso, giustificando tutto ciò con il fatto che i suoi concittadini delle frazioni a nord utilizzano ora il Pronto Soccorso di Ponte a Niccheri, mentre quelli più a sud si recano alla Gruccia”.
Fra tanti cittadini irritati per la situazione che si è determinata all’ospedale di Figline, spicca la preso di posizione ufficiale della capogruppo della Lista Civica, Veronica Nenci, la quale ha diffuso alla stampa una sua riflessione “a seguito del comunicato stampa del Presidente del Calcit in merito al silenzio del Sindaco di Reggello sul nostro presidio ospedaliero – perché è ‘nostro’ a tutti gli effetti, anche se si trova nel comune di Figline e Incisa Valdarno”.
Nenci ricorda quanto sosteneva il Pd nel suo programma di mandato: “Non possiamo prescindere dal ruolo centrale che deve svolgere nel Valdarno il presidio ospedaliero del Serristori – pur nella consapevolezza di non avere competenze dirette sui temi della sanitò ospedaliera, chiediamo a Regione Toscana e Azienda Sanitaria di definire quanto primo la realizzazione dei patti territoriali siglati nel 2013 ad oggi in fase di aggiornamento e rivisitazione a seguito anche della pandemia da COvid-19”.
Lo stesso Pd sosteneva all’epoca che “Il rilancio delle funzioni del Presidio Ospedaliero Serristori non è solo una questione dal Valdarno fiorentino, ma rientra in una prospettiva di area più ampia, all’interno della Società della Salute, in sinergia con l’Ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri”.
Ora, alla luce delle recenti dichirazioni di Giunti, la consigliera di opposizione al Comune di Reggello, va all’attacco del primo cittadino: “Il silenzio del nostro Sindaco, che sembra accettare come ineluttabili tutti gli accadimenti che ben conosciamo (e che erano anche ben prevedibili, aggiungo io) mi fa un po’ (!) dubitare sul fatto che sia davvero la persona al centro degli interessi di questa Giunta e del suo programma elettorale, come si legge in più punti di quest’ultimo e come si sente ripetere ad ogni occasione nelle stanze del Palazzo. Perché se davvero fosse la persona al centro dei loro pensieri, non si accetterebbe così passivamente che tutti i reggellesi (ricordando che sono tali anche gli abitanti e i villeggianti delle frazioni più a nord come Tosi e Vallombrosa), ma soprattutto le fasce più fragili (che da programma stanno loro tanto a cuore), debbano recarsi nel lontano presidio di Ponte a Niccheri, reso ancora più difficilmente raggiungibile dai perenni lavori in autostrada e dagli incolonnamenti ormai diventati fisiologici per i motivi più svariati. Spesso un’urgenza, passata in autostrada o anche nelle curve interminabili della strada normale, può trasformarsi in fatalità e non si pensi di poterci dirottare all’ospedale della Gruccia, già notoriamente intasato e in affanno, rischiando di mettere in difficoltà anche l’utenza che di diritto dovrebbe afferirvi”.
“Se il rilancio delle funzioni del Serristori – conclude Nenci – rientra nella prospettiva più ampia della Società della Salute, una carovana che imbarca più di 10 comuni con problematiche sociali e territoriali completamente diverse fra di loro e che, ancora dopo anni, non riesce ad ingranare la marcia per partire, non oso immaginare che prospettiva catastrofica possa essere”.