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Il video di Giani, ora ‘IdeaComune’ prende alla lettera le sue parole sul Pronto Soccorso al Serristori

Giani parla, IdeaComune registra le parole e ora l’associazione chiede che i discorsi si traducano in atti amministrativi. Questo in sintesi il senso del comunicato diffuso dall’associazione figlinese, già promotrice qualche mese fa di una petizione online per il Serristori.

“Pronto Soccorso al Serristori: ora aspettiamo gli atti promessi da Giani qualche giorno fa, esattamente il 7 aprile scorso” comincia la nota diffusa da IdeaComune “il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, molto probabilmente a seguito delle petizioni indette da ideaComune (raccolta firme on line) e dal comitato “Salviamo il Serristori“ congiuntamente con il Calcit (raccolta firme in presenza nei giorni di mercato), e delle conseguenze da esse generate (vedi il consiglio comunale del 10 febbraio u.s.), è venuto in visita a all’Ospedale Serristori di Figline insieme al dottor Morello, direttore generale dell’USL Toscana- Centro, per incontrare l’amministrazione comunale, le realtà del territorio (tra cui citiamo il Calcit), la cittadinanza, la stampa”.

“Nel corso della conferenza stampa conclusiva (di cui si può vedere il video Il retroscena di Giani al Serristori, le promesse fatte e anche il non detto – SerristoriPost) il Presidente Giani ha fatto diverse dichiarazioni sul pronto soccorso e sull’ospedale Serristori. Malgrado alcune di queste affermazioni siano, a nostro avviso, inesatte e in parte contraddittorie, vogliamo soffermarci su alcuni passaggi in particolare, ossia “prima dell’estate riapriremo un Pronto Soccorso…” (al Serristori, ndr) e “a me interessa che qui si proceda a riprendere quella attività di emergenza/urgenza…”.

“Parlare di Pronto Soccorso, e nella fattispecie di Ospedale sede di Pronto Soccorso (il Serristori), significa parlare di qualcosa di molto preciso che, vogliamo credere, il presidente Giani sicuramente non ignora. In particolare due sono i punti su cui riflettere. Per prima cosa, ricordiamo che il Pronto Soccorso, per dirsi tale, deve soddisfare alcuni criteri ben precisi in fatto di figure professionali e attrezzature presenti altrimenti NON E’ un Pronto Soccorso”.

Le affermazioni complete del presidente Giani “prima dell’estate riapriremo un Pronto Soccorso per i codici meno gravi” e “a me interessa che qui si proceda a riprendere quella attività di emergenza/urgenza, almeno per i codici bianchi” sono confuse e contraddittorie dato che, come lui ben sa, il Pronto Soccorso, in base alle nuove Linee Guida prevede 5 codici numerici di priorità, in sostituzione della codifica con i codici colore; a ciò si aggiunge che non esiste un Pronto soccorso solo per i codici meno gravi, che sono tutti quei casi definiti come “Condizione stabile senza rischio evolutivo” per i quali, quindi, è possibile anche spostarsi altrove. Sono, invece, i codici più gravi quelli che necessitano di un intervento immediato ed è per questi che il Pronto Soccorso, nel pieno della sua funzionalità, svolge un servizio essenziale per la cittadinanza.

Per seconda cosa, un ospedale può essere “sede di Pronto Soccorso” se, con delibera regionale, viene definito “Presidio Ospedaliero di Base”. Cosa che sicuramente conoscono sia il presidente Giani che l’amministrazione comunale di Figline e Incisa: attualmente il Serristori è definito (da delibera G.R.T 886/2020 in conformità al DM 70/2015) come “Presidio Ospedaliero in zona particolarmente disagiata”.  Indubbiamente, sia il presidente che l’amministrazione comunale sanno che è possibile, rendere il Serristori un “Presidio Ospedaliero di Base”, e quindi in grado di essere, nuovamente, sede di Pronto Soccorso, con una deroga analoga a quella fatta per l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia il 16/12/2019.  Concludendo, se le dichiarazioni del presidente Giani corrispondono ad una seria intenzione di ripristinare il Pronto soccorso al Serristori, sarà necessario un atto della Giunta Regionale che, in deroga a quanto già approvato, renda il Serristori un Presidio Ospedaliero di Base, ossia un presidio ospedaliero che può essere sede di pronto soccorso”.

“L’Amministrazione comunale, dal canto suo, se è realmente interessata a vigilare sulle promesse fatte, come affermato dall’assessore alla sanità di Figline e Incisa, dovrà fare forti pressi affinché la delibera di cui sopra sia presentata e votata dalla maggioranza presente in Consiglio Regionale.

La riapertura del Pronto Soccorso all’Ospedale Serristori potrà avvenire solo se saranno messi in essere atti formali ben precisi che sia il presidente Giani sia l’amministrazione comunale conoscono bene. Ogni altra strada percorsa non avrebbe nessun significato, nessun obiettivo che, oltre che inutile, può essere, e porterebbe alla istituzione d confusivo e di conseguenza estremamente pericoloso i un servizio (ma questo lo spiegheremo alla cittadinanza nel caso in cui questi atti non dovessero essere approvati). IdeaComune vigilerà affinché le promesse di Giani si traducano in atti concreti e non rimangano parole di propaganda.

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