Per far fronte alla carenza di medici di base la Regione Toscana ha ammesso i laureati tirocinanti a svolgere tale attività. Chi ha già conseguito la laurea in medicina e sta frequentando il corso di formazione potrà assumere l’incarico di medico di famiglia grazie all’accordo sottoscritto tra Regione e sindacati: chi segui il primo anno di tirocini potrà avere fino a 800 assistiti, mentre coloro che sono già al secondo e terzo anno di tirocinio potranno seguite fino a 1500 pazienti.
Lo schema di accordo tra l’ente toscano e le organizzazioni sindacali è stato approvato alla giunta regionale qualche giorno fa per favorire “l’adeguata copertura del servizio di assistenza primaria e assicurare l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza sul territorio”.
“L’adozione di questi interventi straordinari – spiega l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini – è per garantire la copertura assistenziale a livello territoriale a fronte della carenza dei medici di medicina generale, con difficoltà nell’assegnazione degli incarichi in convenzione e di quelli provvisori o di sostituzione dei medici titolari”.