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Manifestazione per il Serristori, Cobas contro il Comune: solo un atto mediatico

“La Sindaca Mugnai, la Giunta e la ritrovata “maggioranza” del Comune di Figline Incisa, per non essere travolti dalla protesta sociale dei lavoratori, dell’organizzazione sindacale Cobas, della cittadinanza e di alcune realtà associative che da anni lottano per preservare, rilanciare e riqualificare il presidio Ospedaliero Serristori e l’intera rete dei servizi distrettuali/territoriali/domiciliari, approvano fuori tempo massimo una mozione di una inconsistenza e strumentalità che non ha precedenti” dicono i Cobas del Pubblico Impiego della Asl Toscana Centro.

Con tale mozione aggiungono i rappresentanti sindacali “sulle attuali macerie dell’Ospedale annunciano – in preda ad un pauroso calo di consensi elettorali –  di voler indire una manifestazione pubblica (di nessuna utilità concreta se non quella di gabbare i cittadini) per sollecitare  i colleghi amministratori dei loro stessi partiti  (Giani/Saccardi/Bezzini & Company) ad aprire, dopo 8 anni dall’approvazione del patto territoriale, «…un tavolo di programmazione politico sanitaria che tenga conto dell’esigenze del territorio con il ripristino del Pronto Soccorso H24 e la conferma del Serristori come un ospedale di base….»”.

“Per fare questa loro kermesse utilizzano una roboante campagna mediatica di lungo respiro, mentre il Serristori è ridotto a simulacro di ospedale e il Direttore Generale appena riconfermato nella sua guida disastrosa dell’azienda continua imperterrito e senza alcun ostacolo politico a destrutturare servizi e attività, contraddetto dalle sole iniziative sindacali dei Cobas. La sindaca Mugnai non penserà mica di raggirare la cittadinanza e gli stessi lavoratori della sanità che da anni difendono con le unghie l’Ospedale Serristori e la sua vocazione pubblica, mettendo in piedi una pretestuosa manifestazione stile Bekaert il cui esito drammatico è sotto gli occhi di tutti?”

“Ma non scherziamo!! Noi sappiamo che è solo un problema di poltrone…le loro, di una imminente scadenza di mandato per le prossime elezioni amministrative, poiché basterebbe una classica riunione tra partiti (i loro) per risolvere tutto!

Ora quello che invece occorrerebbe è: fermare l’imminente insediamento del PPS (Punto di Primo Soccorso) e ripristinare senza alcuna esitazione il PS H24 riportando i lavoratori dell’area critica, trasferiti in altri presidi, al Serristori. Non aggravare di compiti impropri l’automedica del 118 territoriale, ripristinare la Guardia Medica in piena efficienza. Riapertura della sub-intensiva e adeguamento degli Anestesisti: poiché siamo in un Ospedale dove viene nominato un Direttore di anestesia che coordinerebbe solo se stesso e un altro….!!,ripristino dell’attività chirurgica generale, delle sale operatorie e del reparto di chirurgia, prima dell’annunciata apertura della chirurgia ambulatoriale complessa (altra sola) per la quale non dicono, l’attuale gestione, che se prima del COVID un intervento chirurgico di ernia inguinale era gratuito e prevedeva una degenza ospedaliera, ora con “la sola” in arrivo costerà ai cittadini 38 euro di ticket con osservazione post intervento su una poltrona……una vergogna!”.

“Ecco – proseguono i Cobas – cosa accade oggi al presidio Serristori, nel frattempo, che la Mugnai e la sua maggioranza conducono una strumentale campagna mediatica e sognano una manifestazione alla ricerca di una verginità politica perduta: prima del Covid il dentista era presente in Ospedale 5gg su 6gg per 12H ora prevedono una apertura dell’odontoiatria solo per 2gg per 6H alla settimana; prima del Covid in pediatria prestavano servizio 2 Pediatri su 6gg alla settimana, ora a rotazione ci sarà 1 Pediatra solo 2gg alla settimana, continua come prima del Covid il dramma della carenza dei cardiologi e l’ulteriore  riduzione dell’attività cardiologica, prima del Covid erano presenti 3 ortopedici 6gg alla settimana ora sarà presente solo 1 ortopedico per 5gg alla settimana. Rimane da verificare se le postazioni dialitiche saranno riattivate in egual numero per i pazienti del territorio che durante il Covid sono stati costretti a ricevere le cure presso altri presidi ospedalieri. Sottodimensionamento della radiologia e delle sue piene potenzialità e mancato adeguamento e sostituzione del turn over del personale tecnico sanitario nel Laboratorio Analisi. Il ripristino e rilancio del presidio sono le richieste che da anni i Cobas avanzano e che abbiamo sempre rivendicato in tutte le sedi sia aziendali, regionali che nelle Amministrazioni Comunali principalmente nella sede di Figline che è Comune capofila proprio davanti alla Sindaca Mugnai e in ultima anche alla nuova assessora alla salute”.

Ci stupisce – concludono i Cobas – che il Comitato “Salvare il Serristori” faccia da grancassa o da stampella a questa campagna politica mediatica degli amministratori del PD & Soci, locali e regionali, più interessati a salvaguardare una posizione politica di rendita, utilizzando persino cinicamente le migliaia e migliaia di richieste di cittadini che vogliono un sistema sanitario pubblico efficiente, un Ospedale degno della propria definizione e servizi distrettuali/territoriali/domiciliari veramente di prossimità! Senza tentennamenti come Cobas invitiamo la Sindaca Mugnai, la Giunta e la ritrovata “maggioranza” del Comune di Figline Incisa Valdarno Fiorentino a perseguire un’azione incisiva, concreta e immediata presso le sedi opportune assumendosi le dovute responsabilità politiche poiché sulla salute non si scherza”.                                

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