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Dossier del Comitato, ecco come hanno penalizzato il Serristori

Ospedale Serristori: come si è arrivati alla situazione attuale? Quali decreti, quali regolamenti, quali provvedimenti, quali normative hanno portato a questo stato di cose? Per rispondere a questo importantissimo quesito il Comitato per il Serristori ha elaborato un dossiere che ripercorre puntualmente quanto accaduto sul piano normativo negli ultimi dieci anni. Grazie al prezioso contributo di Riccardo Semplici il Comitato ha messo a punto un documento che ora diventa uno strumento indispensabile per chi vuole cercare di capire e vuole intervenire sul destino dell’ospedale di Figline.

Il dossier del Comitato analizza sei fasi, così suddivise: Attività del Serristori fino al 2020; Il Patto Territoriale del 2013; l’adozione della Delibera G. R. 886 (per intenderci quella che classifica il Serristori “Presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata”); poi la classificazione dei Presidi Ospedalieri, infine la situazione attuale (fissata a marzo 2022) e il riferimento alle richieste avanzate dallo stesso Comitato.

Attività de Presidio Ospedaliero Serristori fino al 2020

Il 5 agosto 2014 viene approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il “Regolamento per la definizione degli standard dell’assistenza ospedaliera”, disciplinato dal decreto legge spending review del 2012 (il cosiddetto Decreto Balduzzi). Un altro passaggio importante avviene tre mesi dopo, più precisamente il 5 novembre 2014, quando il Consiglio Regionale della Toscana approva il Piano Sanitario Sociale Integrato Regionale (PSSIR) 2012-2015, nel quale tutte le strutture ospedaliere che erogano prestazioni di ricovero ospedaliero per acuti vengono organizzate in base al bacino di utenza e classificate secondo 4 livelli di complessità crescente. Questo schema prodotto dal Comitato, riassume bene la grigia entro la quale vengono suddivisi gli ospedali toscani

Il Piano sanitario dal 2012 al 2015

Da questa tabella si evince che i Presidi Ospedalieri con un bacino di utenza inferiore a 70.000 abitanti (come è il Serristori) ed un numero di posti letto inferiore a 100, sono classificati dalla Regione Toscana come Ospedali di Prossimità, e vengono organizzati “attraverso la stipula dei Patti Territoriali che vengono sottoscritti tra l’Azienda sanitaria di riferimento e gli Enti Locali in cui tali ospedali operano”.

Il Patto Territoriale per la riorganizzazione dell’Ospedale Serristori è del 2013

Nel 2013 Presidio Ospedaliero Serristori conta un bacino di utenza di 48.000 abitanti, con 80 posti letto. Gli accessi al Pronto Soccorso sono 15.375 l’anno. Per cui, in base a quanto previsto dal cosiddetto PSSIR 2012-2015 e dalla Delibera della Giunta Regionale n.1235/2012 (Riordino dei servizi del Sistema Sanitario Regionale), il 20.12.2013 viene stipulato il Patto Territoriale, sottoscritto dall’Assessore alla salute Regione Toscana, dal Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria e dai quattro Sindaci del Valdarno fiorentino, nel quale si stabilisce che il Presidio Ospedaliero Serristori di Figline Valdarno sarà: 1) Un ospedale per acuti che cura le urgenze; 2) Un ospedale di zona con pronto soccorso h24 e sub-intensiva; 3) Un ospedale con una medicina adeguata a rispondere alle esigenze di tutti i reparti; 4) Un ospedale con una chirurgia d’urgenza e programmata.

Nel Patto Territoriale viene definita la nuova organizzazione delle attività del Presidio Ospedaliero, con le seguenti funzioni: a) Pronto Soccorso H 24 con personale dedicato; b) Sub intensiva; c) Endoscopia Digestiva; d) Dialisi con punto CAL; e) Reparto di medica interna; f) Servizi e attività specialistica ambulatoriale; g) Casa del pre e post parto, h) Chirurgica specialistica e d’urgenza; i) Week Surgery; l) Reparto di cure intermedie; m) Day-Hospital oncologico; n) Day-service di medicina.

In base alle caratteristiche definite con il Patto Territoriale, l’Ospedale Serristori assume le funzioni di “Ospedale di Base”

La classificazione degli Ospedali

Il Comitato prende quindi in esame la Delibera Giunta Regionale Toscana N 886: “Programmazione della rete ospedaliera in conformità agli standard previsti dal DM 70/2015” secondo la quale il Serristori diventa “Presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata”. Una definizione che il Comitato giudica impropria perché non corrispondente ai requisiti previsti decreto 70/2015 (punto 9.2.2). Comunque sia, in questo momento all’ospedale di Figline è ancora funzionante il Pronto Soccorso nell’arco delle 24 ore.

Si arriva così al 24 luglio 2020 quando il Direttore Generale dell’Azienda USL Toscana Centro (Dr. Morello) invia alla Sindaca di Figline e Incisa Valdarno – e per conoscenza ai Sindaci di Reggello e Rignano – una lettera con la quale “…si trasmette la relazione del Vice Direttore Sanitario che fa il punto sull’attuale e prossima organizzazione dell’Ospedale Serristori”. Nella relazione si comunicano le disposizioni per la riorganizzazione del Presidio Ospedaliero per affrontare l’emergenza sanitaria conseguente alla pandemia Covid, ed infine al punto 3 si dice: “…l’attività dell’Ospedale Serristori sarà conformata ai dettami della Delibera G.R.T. N.886 del 13.07.2020, con la quale la Regione Toscana ha deciso di adottare (dopo 5 anni dall’emissione!) la “Programmazione della rete ospedaliera in conformità agli standard previsti dal DM 70/2015”, in ragione del quale l’Ospedale Serristori  diventa un Presidio che farà riferimento all’ospedale Santa Maria Nuova di Bagno a Ripoli.

Al Serristori non più il “Pronto Soccorso” bensì un “Punto di Primo Soccorso”

Il 21 maggio 2021 l’assessore regionale alla sanità Bezzini presenta il “Piano per la riorganizzazione post pandemia dell’Ospedale Serristori”, nel quale si afferma che nel Presidio Ospedaliero non sarà più attivo un Pronto Soccorso, ma un Punto di Primo Soccorso per la piccola traumatologia e patologie minori. Per patologie di media e alta intensità, l’ospedale di riferimento sarà il Dea di 1° livello dell’OSMA di Bagno a Ripoli.

Il 9 luglio 2021, ad una interrogazione in Consiglio Regionale in merito alla chiusura del Pronto Soccorso del Serristori, il Direttore generale della Usl, Morello risponde che, alla ripresa della normale attività dopo l’emergenza Covid, il Pronto Soccorso sarà così organizzato: “Dalle 8 alle 20 presso il Serristori sarà garantita l’attività di Primo Soccorso, mentre nelle ore notturne l’attività sarà gestita dal 118 che ospedalizzerà presso i Dea dell’OSMA o della zona (Gruccia).

In una seconda interrogazione regionale del 28 dic. 2021, sempre inerente il futuro del Pronto Soccorso del Serristori, il direttore generale Morello conferma che nel Presidio resterà operativo solo un Punto di Primo Soccorso nelle ore diurne, per i pazienti che si “autopresentano” (Cioè quelli che arrivano al Pronto soccorso con i propri mezzi). In conseguenza di questi provvedimenti il Serristori non è più un Ospedale accreditato al trattamento di pazienti Acuti.

La rete della Emergenza-Urgenza nella rete ospedaliera della Area vasta Centro si articola, secondo quanto previsto dal DM 70/2015, in quattro livelli: N°3 Unità pronto Soccorso, presso gli ospedali di base; N°5 DEA I livello, presso i presidi ospedalieri di I Livello; N°2 DEA di II livello di cui uno pediatrico di riferimento regionale; N°2 Stabilimenti Ospedalieri. I due stabilimenti ospedalieri sono: Serristori di Figline Valdarno (considerato stabilimento dell’ospedale Santissima Annunziata di Bagno a Ripoli Firenze) e l’Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese (stabilimento ospedaliero dell’ospedale San Jacopo di Pistoia).

Gli stabilimenti ospedalieri (come è stato definito il Serristori) secondo la normativa svolgono attività di primo soccorso, in collegamento funzionale con il presidio ospedaliero di cui sono stabilimento, e con attività programmata e ambulatoriale.

Così il Serristori diventa un semplice “Stabilimento”

Classificazione del Serristori dal 2020

Questa la situazione che si è determinata all’ospedale di Figline, a marzo 2022 rispetto alla situazione precedente alla pandemia: Personale (rispetto al 2019) Personale medico: meno17 medici; personale paramedico; meno 48 infermieri/operatori socio sanitari. Posti letto (fra parentesi situazione pre-covid) Medicina “A”: n.13 posti letto (erano 23); Medicina “B”: n.12 posti letto (erano 20); Chirurgia/W.s.: n.10 p.l. (13); Day hospital: n. 5 p.l. (9); Day surgery: 0 posti letto (erano 5). Tirate le somme i posti letto totali al Serristori attualmente sono 40, mentre prima del Covid erano 70.

Per quanto riguarda i reparti (giorni apertura): Pronto soccorso: chiuso. Terapia intensiva: chiusa. Odontoiatria ½ giornata, 4 giorni su 7; Neurologia: chiusa; Geriatria: chiusa; Pediatria 2 giorni su 7; Dermatologia 2 giorni su 7; Endoscopia 5 giorni su 7, solo mattina; Chirurgia: chiusa; Serv. pediat. e neonat. 3 giorni su 7; Prelievi ematici: 2 giorni su 7; Otorinolaringoiatria: 3 giorni su 7 più due giovedì al mese; Allergologia; 1giorno su 7; Urologia: 2 giorni al mese; Otorino: 2 giorni su 7; Geriatria: 2 giorni al mese; day service 5 giorni su 7; Farmacia interna: chiusa; Bar interno: chiuso.

Prospettive e proposte per il futuro

A conclusione della crisi pandemica, che dal 2020 ha portato al depotenziamento ed al completo stravolgimento delle attività dell’Ospedale Serristori, si dovrà istituire un tavolo di confronto fra i massimi dirigenti della sanità regionale, della USL Toscana Centro ed i Sindaci del Valdarno fiorentino, coinvolgendo le Associazioni attive nel territorio, per concordare e sottoscrivere un programma per il ritorno prima possibile alle normali condizioni operative. Obiettivi dell’accordo programmatico dovranno essere: Ripristinare la classificazione del Presidio come “Ospedale di Base” accreditato al trattamento di pazienti Acuti; Ripristinare la struttura operativa di Pronto Soccorso, organizzata per effettuare 24 ore su 24 interventi di emergenza-urgenza e stabilizzazione clinica, con disponibilità di Anestesia, Chirurgia generale, Medicina interna, sub-intensiva.

Per ripristinare la classificazione di Ospedale per Acuti e la funzione di Pronto Soccorso è indispensabile revocare l’adozione da parte della USL Toscana Centro della Delibera regionale N.886, che ha portato al declassamento del Serristori. Si dovrà pretendere dalle Istituzioni politiche e sanitarie regionali, l’impegno per il ripristino delle condizioni operative precedenti alla pandemia, ritornando alla classificazione del Serristori come “Presidio Ospedaliero di Base”, eventualmente ricorrendo all’approvazione di una deroga specifica per il superamento degli attuali vincoli (bacino utenza e numero di accessi al Pronto soccorso inferiori ai parametri previsti dal Decreto). Così come è stato fatto nel 2019 quando, grazie anche al determinante impegno della Sindaca di Montevarchi, l’ospedale della Gruccia fu “promosso”, con deroga specifica per il mancato rispetto di alcuni parametri, da Ospedale di Base a Ospedale di 1° livello.

Oltre al ripristino del Pronto Soccorso, la cui chiusura ha fortemente penalizzato i residenti nel Valdarno fiorentino costringendoli rivolgersi (sovraccaricandole) ad altre strutture sanitarie, si dovranno riattivare i servizi sospesi o soppressi durante la crisi pandemica, reintegrando il personale medico e paramedico trasferito in altre strutture negli ultimi anni, ritornando alla piena disponibilità delle seguenti attività: Medicina interna ad alta e bassa complessità; Chirurgia generale aperta 7gg su 7gg; Chirurgia ambulatoriale ad alta complessità; Chirurgia ambulatoriale oculistica per la cura della cataratta e del glaucoma; Posti letto di Osservazione Breve Intensiva; Ortopedia e servizi di supporto in rete di guardia attiva; Disponibilità H24 di radiologia, laboratorio analisi, emoteca; Centro dialisi; Pediatria; Day service medico e chirurgico; Day service oncologico; Endoscopia aperta 6gg su 7; Cardiologia; Sala gessi; Servizi specialisti ambulatoriali; Dermatologia; Urologia; Geriatria; Otorino laringoiatria; Fisiatria; Fisioterapia funzionale e riabilitativa; Diabetologia Psichiatria; Consultorio familiare; Servizio bar interno.

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