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Arriva Bezzini e Simoni chiede la deroga per il Pronto Soccorso

Domani (Giovedì, 10 novembre 2022) è il giorno in cui l’assessore alla Sanità della Regione Toscana arriverà a Figline per incontrare i rappresentanti dei partiti che fanno parte del Consiglio Comunale, allo scopo di discutere sul futuro del Serristori e in particolare della questione del Pronto Soccorso chiuso ormai da due anni.

In previsione della visita dell’assesore Simone Bezzini al Comune di Figline e Incisa, la consigliera di opposizione Cristina Simoni ha presentato un Ordine del Giorno che sarà discusso nella prossima seduta del Consiglio comunale.

Il documento posto all’approvazione si intitola: “Ordine del Giorno, urgente, sulla richiesta di deroga al regolamento che definisce i parametri per la classificazione delle strutture ospedaliere, per quanto riguarda l’attività del Pronto soccorso del Serristori”.

Il testo parte dalla premessa per la quale “l’ospedale di Figline Valdarno è stato privato del suo Pronto Soccorso dall’inizio della Pandemia”.

La vicenda fa riferimento all’ottobre del 2020, quando l’Azienda USL Toscana Centro annunciò che per far fronte alla emergenza Covid 19 veniva sospesa l’attività di Pronto Soccorso al presidio ospedaliero Serristori di Figline. In quell’occasione la direzione della Usl assicurò che il Pronto soccorso del Serristori sarebbe stato riaperto al termine della fase acuta della pandemia.

L’ospedale Serristori

“Precisato che l’Azienda Sanitaria Toscana Centro ha poi espresso l’indisponibilità a riaprire il suddetto Pronto soccorso – scrive ora Cristina Simoni nell’Ordine del giorno – poiché nel frattempo la Giunta Regionale ha deciso di adottare (con delibera n° 886), nel luglio del 2020, un vecchio decreto ministeriale (n. 70 del 2015) che fissa alcuni parametri per la definizione degli standard dell’assistenza ospedaliera”.

“Ricordato che – aggiunge Simoni – nel 2019 l’ospedale valdarnese della Gruccia fu “promosso” da Ospedale di Base a Ospedale di 1° livello, proprio grazie ad una deroga specifica in riferimento al mancato rispetto di alcuni parametri del medesimo Decreto (bacino di utenza e accessi pronto soccorso inferiori a quanto previsto dalla cosiddetta legge Balduzzi) e preso atto che la chiusura del Pronto Soccorso del Serristori, non solo penalizza fortemente i residenti del Comune di Figline e Incisa e di tutto Valdarno Fiorentino, costringendoli a rivolgersi ai Pronto Soccorso della Gruccia o dell’OSMA di Ponte a Niccheri, sovraccaricandoli (al DEA dell’OSMA il tempo di attesa per i codici non rossi è di circa 9 ore), ma penalizza gravemente anche le centinaia di migliaia di turisti (circa 780.000) che ogni anno soggiornano nel nostro territorio, con conseguenze, oltre che sanitarie, anche di tipo economico”.

A questo punto la consigliera Simoni scrive: “È accertato quindi che è possibile attuare una deroga al Regolamento in vigore, al fine di superare gli attuali vincoli che impediscono la riapertura del Pronto Soccorso del Serristori; ovvero: bacino utenza, distanza dal DEA più vicino e numero di accessi Pronto Soccorso, inferiori ai parametri previsti dal Decreto. Considerato che nei mesi scorsi importanti associazioni del territorio, tra le quali anche onlus impegnate nel sostegno ai malati oncologici, avevano sollecitato i sindaci dei tre Comuni del Valdarno fiorentino a farsi promotori di un urgente incontro con i dirigenti della Sanità regionale e della USL Toscana Centro “per richiedere una deroga al regolamento che definisce i parametri per la classificazione delle strutture ospedaliere, tutto ciò al fine di riqualificare il Serristori come ‘Ospedale di Base per acuti’ con una struttura di Pronto Soccorso organizzata per effettuare 24 ore su 24 interventi di emergenza-urgenza e stabilizzazione clinica, ripristinando così le normali condizioni operative esistenti prima del 2020, già stabilite con il Patto Territoriale del 2013”.

Successivamente Simoni osserva “che importanti esponenti dei gruppi di maggioranza del Consiglio Comunale di Figline e Incisa avevano dichiarato la loro disponibilità a portare avanti nelle sedi opportuni tali richieste emergenti dal territorio” e poi ricorda che “nei mesi scorsi si è svolta un’imponente raccolta di firme tra la popolazione del Valdarno fiorentino al fine di richiedere la riapertura del Pronto soccorso del Serristori; petizione alla quale hanno aderito anche assessori e consiglieri sia di maggioranza che di opposizione del Comune di Figline e Incisa”.

A questo punto la consigliera Simoni scrive nell’ordine del giorno che “nelle attuali condizioni del territorio del Comune di Figline e Incisa e del Valdarno Fiorentino – anche in considerazioni delle ricorrenti chiusure di importanti arterie stradali di collegamento con gli ospedali fiorentini – soltanto l’attività di un vero Pronto Soccorso H24, sia una risposta inadeguata ai bisogni socio sanitari degli abitanti della vallata, al fine di non mettere a rischio la tutela della salute dei residenti nei tre Comuni del Valdarno fiorentino, che hanno complessivamente una estensione di oltre 270 kmq ed una popolazione, incluse le località montane, di circa 60.000 abitanti”.

Il documento posto all’approvazione del Consiglio Comunale impegna quindi formalmente “la Sindaca a farsi promotori di un urgente incontro con i dirigenti della Sanità regionale e della USL Toscana Centro per richiedere una deroga al Regolamento che definisce i parametri per la classificazione delle strutture ospedaliere, al fine di riqualificare il Serristori come “Ospedale di Base per Acuti” con una struttura di Pronto Soccorso organizzata per effettuare 24 ore su 24 interventi di emergenza-urgenza e stabilizzazione clinica, ripristinando le normali condizioni operative esistenti prima del 2020, stabilite con il Patto Territoriale”.

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