Inaugurata oggi, 29 maggio, dopo un attento restauro l’Antica Spezieria dell’Ospedale Serristori di Figline Valdarno: gli storici ambienti che conservano importanti testimonianze del passato – una collezione di vasi seicenteschi in maiolica esempio della ceramica di Montelupo e altri con lo stemma Serristori, bicchieri, calici, fiaschi e bottiglie di varia fattura, la cosiddetta “nassa”, ampollina in vetro soffiato, per unguenti atti a evaporare, i ritratti degli esponenti della famiglia Serristori – tornerà ad essere visitabile dal prossimo giugno con una serie di aperture mensili, su prenotazione.
Al taglio del nastro hanno partecipato Chiara Bartolini segretario operativo della Fondazione Santa Maria Nuova Ets, Valeria Favata, direttore amministrativo dell’Ausl Toscana Centro, Martina Chellini, direttore sanitario del Presidio Ospedaliero Serristori, Giulia Mugnai, sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Dario Picchioni, assessore alla Cultura del comune di Figline e Incisa Valdarno, Manola Bernini restauratrice, le storiche dell’arte Lucia Bencistà e Daniela Matteini, Mario Bonaccini presidente del Calcit Valdarno fiorentino.
La farmacia dello Spedale, fondato nel 1399 da Ser Ristoro di Iacopo Serristori, nacque nella prima metà del Cinquecento e fu rinnovata una prima volta nel 1724. La bottega era fornita delle più diverse sostanze e materie preziose, qui potevano servirsi i malati per le erbe officinali ed i composti, ma anche i pittori per i colori e le signore per i cosmetici.
Il recupero dello spazio – caratterizzato da un soffitto ligneo a cassettoni – è stato possibile grazie ad un intervento di manutenzione e restauro da parte della Ausl Toscana Centro con la collaborazione della Fondazione Santa Maria Nuova ETS. Il restauro durato circa un anno ha visto interventi di varia natura: restauro di alcuni documenti cartacei e del cabreo, accorgimenti tecnici per la conservazione del pavimento, messa in sicurezza delle maioliche esposte, sostituzione degli ancoraggi dei dipinti. sostituzione dell’impianto di allarme e di quello elettrico e di illuminazione oltre alla disinfestazione da insetti.
Durante la giornata è stato anche presentato il dipinto di Matteo Rosselli “Testa di Cristo” (XVII secolo) recuperato grazie all’impegno e al contributo economico del Calcit Valdarno Fiorentino presieduto da Mario Bonaccini e al sapiente lavoro della restauratrice valdarnese Manola Bernini.
“L’antica Spezieria è un vero gioiello all’interno delle collezioni dell’Ospedale Serristori esempio di patrimonio culturale di una struttura di assistenza sanitaria e cura che ha secoli di storia ed è ancora oggi un punto di riferimento per la sanità del territorio” commenta Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Ets.
“Dopo gli interventi di restauro volti a preservare e dare risalto al valore dei beni presenti all’interno del nostro ospedale – commenta Martina Chellini, direttore dell’ospedale Serristori di Figline – con orgoglio riapriamo le porte della nostra Spezieria, luogo che per sua natura rappresenta la massima espressione di integrazione tra patrimonio artistico, culturale e Sanità, come del resto anche il nostro ospedale intero con la sua ricchissima Storia ci dimostra”.
“Siamo molto soddisfatti – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Figline e Incisa Valdarno Dario Picchioni– per la riapertura di un luogo così identitario per la nostra comunità, che racconta davvero tanto della storia e della tradizione del nostro territorio e che ci consentirà di riorganizzare visite periodiche aperte a cittadini e scuole. Un luogo che attira da sempre grande interesse sia da parte dei figlinesi e degli incisani, ma anche dei tanti turisti e appassionati di cultura che vengono da fuori a visitare questi bellissimi locali. Questa riapertura è un risultato importante, che arriva grazie alla collaborazione tra il nostro Comune, la Fondazione Santa Maria Nuova e l’Azienda Usl Toscana, la quale ha portato avanti i lavori di riqualificazione della struttura e ha quindi reso possibile questa nuova apertura, che renderà più fruibile per tutti e tutte la Spezieria dell’ospedale Serristori. Insomma, siamo molto contenti di questo risultato e ci mettiamo a disposizione della comunità, delle scuole e di tutti i soggetti interessati, per contribuire a rendere questo bene sempre più accessibile a tutti e per valorizzarlo al meglio in funzione di un territorio che deve scoprire e riscoprire i tanti e importanti luoghi della cultura presenti a Figline e Incisa, come avverrà appunto per la Spezieria, che rappresenta uno dei nostri gioielli più preziosi”.